Santa Matilde nacque in Sassonia da una famiglia di nobili origini. I suoi genitori, profondamente cristiani e consapevoli della fugacità delle grandezze terrene, affidarono la giovane Matilde alle cure dell’abadessa di Erfurt, affinché fosse educata nell’amore e nel desiderio delle virtù cristiane....
Santa Matilde nacque in Sassonia da una famiglia di nobili origini. I suoi genitori, profondamente cristiani e consapevoli della fugacità delle grandezze terrene, affidarono la giovane Matilde alle cure dell’abadessa di Erfurt, affinché fosse educata nell’amore e nel desiderio delle virtù cristiane. La fanciulla corrispose con impegno alle attenzioni dei genitori e della sua educatrice, rimanendo lontana dalla famiglia fino a quando non riconobbe che era volontà di Dio farvi ritorno.
Nell’anno 913, Matilde sposò il principe Arrigo, figlio di Enrico, duca di Sassonia. Questo matrimonio si rivelò di grande importanza per la sua vita spirituale e terrena. Dopo la morte di Corrado, re di Germania, nel 919, Arrigo divenne imperatore. Matilde, tuttavia, non si lasciò abbagliare dagli splendori della corte. La sua modestia, umiltà, innocenza e le altre virtù del suo animo nobile colpivano chiunque la conoscesse, più di quanto potesse fare lo sfarzo delle vesti regali. Spesso si recava a visitare i malati e i poveri, dedicandosi a opere di carità. Nonostante gli impegni del suo ruolo, trovava tempo per la preghiera, spesso recandosi in chiesa nel cuore della notte, quando il palazzo era immerso nel silenzio, per trascorrere ore in contemplazione e unione con Dio. Anche il marito, profondamente cattolico, sosteneva la sua pietà e le sue opere.
La Provvidenza Divina, tuttavia, chiama spesso le anime alla santità attraverso il dolore. Per Matilde, questa prova arrivò con la morte improvvisa del marito Arrigo, colpito da una paralisi cardiaca. Fu un colpo durissimo per la santa, non solo per l’amore che nutriva verso il consorte, ma anche per le conseguenze che ne seguirono. Matilde aveva avuto tre figli: Ottone, Enrico e Brunone. Ottone era stato designato come successore del padre, ma, poiché l’impero di Germania era elettivo, Enrico si oppose al fratello, scatenando un conflitto. Matilde, che prediligeva Enrico, si schierò dalla sua parte, causando ulteriori tensioni. Il Signore permise che i figli si rivoltassero contro di lei, privandola di ogni potere e costringendola a ritirarsi in un monastero.
In quegli anni, Matilde sopportò grandi sofferenze, dispiaceri e umiliazioni, soprattutto perché provenienti da persone che amava profondamente. Tuttavia, accettò tutto con spirito di penitenza. Dopo un lungo periodo di prove, la virtù della santa regina trionfò: i figli si riconciliarono con lei e tra loro, restituendole il suo ruolo e il suo onore. Negli ultimi anni della sua vita, Matilde si dedicò principalmente alla preghiera e alle opere di carità, vivendo in modo esemplare fino alla sua morte, avvenuta il 14 marzo del 968.
**Pratica**: La santità inizia con il desiderio di raggiungerla, chiedendola a Dio con insistenza e impegnandosi con perseveranza per ottenerla.
**Preghiera**: O Dio, che attraverso l’umiltà e la costanza della tua serva Matilde ci hai insegnato come raggiungere le vere grandezze, concedici, ti preghiamo, di imitare il suo esempio e di usare le cose terrene come stimolo per il tuo santo servizio.
**Martirologio Romano**: Ad Alberstadt, in Germania, il transito della beata Matilde, regina e madre di Ottone I, imperatore dei Romani, celebre per la sua umiltà e pazienza.